mercoledì 24 febbraio 2010

Frane al cine

Ero adolescente quando vidi per la prima volta "Provaci ancora Sam". A un certo punto Allen, che nel film interpreta un critico cinematografico, entra in piena mattina al cinema per un'anteprima. Guardando la scena pensai, ma questo è il mio lavoro ideale, vuoi dire che c'è chi viene pagato per andare a vedere film di mattina?
Adesso non sto lavorando, nessuno mi paga, ma vado al cinema. Gratis. Alle anteprime organizzate dagli uffici stampa nelle cui liste ancora compaio grazie ai fasti passati. Soprattutto la mattina, meglio ancora all'ora di pranzo. Godo a vedere giornalisti che si portano dietro il panino, che piluccano patatine mentre chiacchierano con i colleghi di altre testate. Travet dalle dita unte. Questo toglie qualsiasi misticità alla visione. Che è un bene. Io invece niente cibo, ascetica. Sola. Senza patatine né colleghi. Compassata. Disoccupata. Perditempo.
Spesso i film sono noiosi, se non pessimi, ma vederli mi pare un bene comunque. Alcuno sono gradevoli: pochi quelli belli. Quando torno a casa paragono le mie recensioni mentali senza scopo né lettori a quelle fatte sui giornali americani on-line mesi or sono. Nell'insicurezza che provo al momento, godo se vedo che combaciano. Qualche volta succede. Allora godo molto. Più che se avessi mangiato le patatine. Ma col tempo mi passerà.
Poi ho deciso che potrei godere ancora di più se provo a scrivere le mie personali recensioni, anche se sono una frana, una frana al cine.

1 commento:

  1. hai deciso bene.
    e io non vedo l'ora di leggerle queste recensioni.
    E di farmi travolgere, e coinvolgere, dalla frana. al cine.

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