martedì 27 aprile 2010

Gli amori folli di Alain Resnais

All'inizio ho pensato, ma con tenerezza sia ben inteso, bè che film vecchietto.
Nonostante i titoli di testa mi fossero piaciuti, alcune scene all'inizio mi sembravano un po' fanè. 
E poi si va avanti. E a poco a poco ti dici, no ma cosa vado a dire; mi ero sbagliata, no, questo film è di una modernità assoluta. E la stoffa del grande regista la si vede nelle pieghe dell'ambientazione che può sapere di vecchiezza, ma è solo folle. Fra le rughe dei due attori, vecchi per davvero, ma con una dignità e un'effervescenza che Hugh Grant e Sarah Jessica Parker di cui ho parlato tempo fa, si sognano, con tutte le loro mossettine.
E nei dialoghi bizzarri e vivacissimi, scritti  con un'intelligenza al limite della cerebralità che però riesce a non essere mai fredda o fine a se stessa ma sempre divertente, leggera. Così si finisce per trovare in tutta la pellicola un'inaspettata modernità, un'ironia e un non sottostare al solito, allo scontato, che stupisce e incanta al tempo stesso. Insomma, la firma  è chiaramente di Resnais. D'altronde Mon oncle d'Amerique era un film meraviglioso, per me capitale.
Tutto è inaspettato in questo film e la sua francesitudine rinfranca in confronto alla triste italianitudine di storie già tutte viste e sentite.
Il titolo originale è "Le erbe folli" cioè quelle che spaccano l'asfalto, quelle che si insinuano nella roccia. Molto più bello della solita insulsa traduzione italiana. Sabine Azema e André Dussolier incrociano le loro vite grazie al furto di un portafoglio, rubato a Sabine, ritrovato e restituito da André. Il quale però decide di non concludere qui l'incidente ma esige una conoscenza, un approfondimento. Esige di non perdere l'occasione di un cambiamento. Di spaccare l'asfalto e la pietra con la potenza delle sue radici. E quindi nonostante moglie e figli, fantastica sulla donna e la costringe ad accettare il suo amore. Gioca pesante, siamo quasi allo stalking, ma è anche diretto, folle, imprevedibile. Con persino l'avvallo della moglie. Il finale è in cielo. Il film è bello.

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