martedì 9 marzo 2010

Appuntamento con l'amore di Garry Marshall

La sera dell'anteprima di Appuntamento con l'amore, andando al cinema in motorino, ho incrociato un tizio, anche lui in motorino, che davanti a me lasciava una scia di dopobarba d'indescrivibile potenza. Ora, io so apprezzare i profumi, ma bisogna saperli dosare con parsimonia. 
Avrei voluto fare lo stesso discorsetto, ma parlando di zucchero in questo caso, a Garry Marshall. Che, ricordiamocelo, è stato il regista di Pretty woman. E, dimentichiamocelo, di altri innumerevoli film insulsi tipo Pretty princess e Principe azzurro cercasi. E quindi: "Attento Garry, se ti viene il diabete poi sei costretto a farti d'insulina per il resto della tua vita. Parsimonia, Garry".
Come già espresso in questo blog, di norma non sono contro i filmetti rosa, tutt'altro. Trovo che ce ne siano di molto onesti e ben scritti e trovo che a tarda sera o in una piovosa domenica pomeriggio siano un toccasana per l'animo depresso. Ma non è il caso di Appuntamento con l'amore. 
Il genere è di quelli classici in cui mille storie in qualche modo (e in questo caso con il più flebile dei pretesti) di ritrovano collegate l'una a l'altra e come in molti di questi casi c'è un dispiego di forze veramente singolare (da Shirley McLaine a Julia Roberts, da Kathy Bates a Jessica Alba etc etc... gli uomini non ve li cito che non c'è bisogno). 
Il problema, quando metti insieme tutti questi nomi come fosse la lista della spesa, è che non c'azzeccano niente. Le coppie sembrano formate da una specie di matchmaking mama impazzita che si è nottetempo impadronita del copione. Jessica Biel (nella vita la fidanzata di quel simpatico ed esile biondino Justin Timberlake) finisce con il macho nero, ex Malcom X, di Jamie Foxx. E fuori uno... 
Jennifer Garner finisce con Ashton Kutcher (il marito bambino di Demi Moore) e sembra sua madre, molto più di Demi. E due... 
Eric Dane (per le esperte, il chirurgo plastico super scopatore di Grey's anatomy) fa il gay con Bradley Cooper ed è la coppia di omosessuali più improbabile che mi sia stato dato di vedere. 
Potrei andare avanti così con tutto il cast, ma vi risparmio. 
Il tutto con testi inutili, riprese che fanno credere che Los Angeles sia la città più brutta dell'universo e meccanismi di una noia mortale. Una delle poche cose guardabili del film sono i vestitini che indossano quasi tutte le fanciulle, Jessica Biel in testa, che fanno invidia alle italiane ormai schiave di Zara e H&M.
In coda a tutto ciò vorrei aggiungere che fin quando non andavo mai al cinema, giusto quelle due o tre volte ogni sei mesi in cui mi sceglievo accuratamente i film, vivevo nella magica convinzione che il cinema, li fuori dalle porte di casa mia, serbasse altrettanti tesori inestimabili che, per mia pessima organizzazione e mancanza di baby sitter, non riuscivo a raccogliere a piene mani. 
Bè, mi sbagliavo: la quantità di cagate che ci sono in giro .....

2 commenti:

  1. Bello, da adesso in poi tengo a mente i tuoi consigli e sconsigli

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  2. grazie fra. ora vivo un po' più serenamente la mia clausura forzata.
    e quando riuscirò ad andare al cinema il film lo sceglierò qui sopra. almeno non mi brucerò l'occasione con una cagata : )

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